Tutti i fratelli d’Europa

Moni Ovadia ha una carriera artistica immensa. L’ho incontrato più volte, in particolare nell’ambito del Mittelfest.

Questa intervista per Euronews risale al 2007, quando ricorreva il cinquantesimo anniversario del Trattato di Roma. Avevo proposto alla direzione di celebrare l’anniversario con idee più che ricordi, cercando quindi alcuni intellettuali dal particolare profilo europeo.

Ovadia era uno di questi. Si prestò volentieri al gioco di un’intervista “decostruita”, fuori dal modello classico dell’introduzione con l’arrivo dell’intervistato o con la microfonatura, in un blocco unico con ripresa sopra la spalla dell’intervistatore, seduti, campo e contro-campo. Qui lui è a casa sua, viene interrotto nelle sue attività, si parla in piedi, poi ci si sposta in salotto, ci si siede in poltrona e lì si riprende il discorso, con la tazza di thé sul bracciolo, ed è un discorso sul filo dell’amicizia, degli amori delle ferite e della fratellanza.