Abbiamo sbagliato tutto
Natasha Linhart è la CEO di Atlante, azienda italiana che si occupa di “sourcing” su scala internazionale. In pratica, fa arrivare i prodotti nei punti vendita occupandosi di tutti gli aspetti, dall’idea alla selezione alla logistica e tutto il resto.
Britannica, un po’ scandinava anche, e molto italiana d’adozione e non solo, ama il buon cibo e in generale le produzioni di qualità.
E in quest’intervista post-pandemica e a guerra da poco in corso riflette sulle crisi a venire (quella del vetro, per esempio) e sulle ragioni della loro esplosività.
E si lascia andare a una considerazione: da decenni ci siamo illusi che una società “just in time”, dalla logistica perfetta, potesse consentirci di vivere bene comprimendo i costi. E invece no, dice: è ora di capire che non si possono comprimere i costi su tutta la catena, e che va dato più spazio. Alle cose, alle persone, a tutto. Più respiro.