Troppo rumore

Erri De Luca e la fatica di “mettere a fuoco il chiacchiericcio del momento”: incontravo lo scrittore a Cividale del Friuli, in un angolo del salone in cui subito dopo avrebbe parlato al pubblico del Mittelfest. L’ambiente non era particolarmente silenzioso, da qui l’idea di far partire l’intervista dal rumore, non più nel suo senso fisico ma come rappresentazione dell’affastellarsi di voci e argomenti non tanto significativi, se non proprio inutili.

Nella vita di tutti i giorni, nel nostro mondo così pieno di niente, di obiettivi provvisori, di identità ricavate per sottrazione.

Eravamo nel 2019, ancora non avevamo idea della pandemia. Ma forse, se anche fosse stato un anno dopo, le domande sarebbero state le stesse. Forse anche di più.